giovedì 3 maggio 2018

Rimettere mano alla ideologia Socialista? Oggi? Ma si scherza?

Rimettere mano, oggi, alla ideologia socialista?
Sembrerebbe una domanda assurda dopo 25 anni di guerra alle ideologie.

Eppure dobbiamo. Dobbiamo rimetterla in moto per ridare stimoli al riformarsi di ideologie, non secondo schemi superati dell'800 ma per il riformarsi di ideali sempre più necessari per ricominciare a difendere i diritti civili e sociali che abbiamo conquistato e che sono stati minati con il liberismo sfrenato e vincente sul modello sociale e politico del socialismo e del cattolicesimo progressista.
Non abbiamo più progetti, non abbiamo più ideologie, oggi è un dato di fatto e purtroppo:
Progetto e ideologia sono la stessa cosa: non puoi fare un progetto se non hai un’ideologia. 

Dal  Blog - libreidee.org, in un articolo ho letto ed estratto questo paragrafo:
<< E l’aver trasformato l’ideologia in un insulto è la riprova che a questo sistema, le cose che hanno idee, fanno paura. Il potere le teme, vuole cose senza idee. Vogliono un encefalogramma piatto come quello di Renzi, dove non ci sono onde. >>

A parte lo spirito goliardico (che a me piace sia chiaro) della battuta finale, è l'inizio che mi interessa: "aver trasformato l'ideologia in un insulto..:" e immediatamente ho rivisto il film degli anni '90, crollo delle ideologie e delle contrapposizioni, crollo dei partiti, crollo della credibilità della politica.
Con la fine del PSI e degli altri partiti non è finita una stagione di corruzione e malapolitica, è finita la gestione politica della cosa pubblica che pur con le sue deviazioni da condannare tutte sia chiaro, veniva diretta secondo schemi ideologici ma reali, portati sul territorio e nella società.
Abbiamo permesso la dissoluzione del potere sindacale grazie "privatizzazione dei sindacati", facendogli guadagnare "troppi soldi" con la stagione dei Caf, dei centri servizi agli associati, ecc.(vedi Isee, 730, Unico, ecc.).
Abbiamo permesso l'introduzione di regole sul lavoro sempre più penalizzanti per i lavoratori con l'acquiescenza dei sindacati definitivamente impigliati nelle maglie del capitale (vedi gestione dei fondi per Assicurazioni sanitarie e Pensioni integrative, ecc.).
Il quesito iniziale è la base di tutte le discussioni sul socialismo e sulla necessità di ripartire.  La nostra dissoluzione, la dissoluzione dei partiti, degli schemi ideologici, delle contrapposizioni ha fatto vincere chi sembrava avesse perso negli anni 60, e 70. La forza del capitale è anche questa, avere le risorse per permettersi di perdere delle battaglie ed arretrare pur di proseguire nella guerra e probabilmente vincerla. Come è successo.
Tanti socialisti, forse non tutti interessati all'idea o più propensi per ego o interessi al potere per il potere, hanno piegato loro stessi e la loro politica al volere di gruppi interessati esclusivamente al bene delle imprese e non a quello della società ed è stato loro permesso di aggirare quello che è uno degli articoli della costituzione più importanti:

Art. 41.
L’iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.

E' vero che vi è la libertà d'impresa ma è altrettanto vero che nel creare l'impresa vi devono essere canoni di utilità sociale, proprio per rispettare il diritto alla vita (basta morti sul lavoro), alla libertà, alla dignità ed al giusto compenso che ogni cittadino merita quando presta la propria opera in regime subordinato.
Nell'abbracciare nuove teorie economiche anti-ideologiche abbiamo perso di vista quello che lo spirito del socialismo ha cercato di indicarci come via per il progresso sociale solidale.

Rimettere mano, oggi, alla ideologia socialista? 
La risposta è semplice: SI dobbiamo farlo, è nostro dovere per la nostra storia, per il nostro futuro.

Ribelliamoci contro l'Accattonaggio del Posto

A Pisa il PSI corre in competizione contro il PD, non in coalizione, a Massa, dopo la rottura del tavolo delle primarie, il PSI appoggerà un candidato in competizione contro il PD, qual'è lo scandalo nel PSI di Lastra di voler correre da soli, alternativi al PD?  Perché a Pisa o Massa si e nella piccola e insignificante Lastra a Signa NO? 

L'autonomia locale sancita dall'articolo 1 comma 5 dello statuto del PSI vigente perché non vale per la piccola sezione di Lastra mentre vale per Pisa e Massa e probabilmente in tante altre località che non posso citare.

Vi è una linea fondamentale che divide chi fa politica seriamente, con impegno, a rischio anche dei propri interessi e chi la fa solo per la logica del "Posto a tutti i costi", per il proprio ego o interesse personale.

Finalmente, visti i casi sempre più diffusi, i compagni stanno acquisendo coscienza che lo  sbattersi e dimenarsi per un posto in lista con il PD non ripaga dello schifo che si prova nel prostituirsi, nel dimenarsi per qualcosa che, sinceramente, non ci ripaga e non ci appartiene.

Siamo sicuri che il Socialismo chieda ai compagni simili sacrifici? Farsi prendere in giro, anzi, farsi sfottere in maniera pesante e anche palese, non essere ricevuti, non essere considerati e rimanere in silenzio pur di avere una spesso illusoria possibilità di avere un posto a tavola?

Il Socialismo è integrità morale e sociale, prima di ogni cosa, ribelliamoci a questa logica, ribelliamoci dall'Accattonaggio del Posto, rimettiamoci in gioco, tutti.

mercoledì 2 maggio 2018

Consigli per La ricrescita dei Garofani Rossi

Prima di procedere alla messa a dimora di nuovi ideali, assicurarsi di aver effettuato una buona analisi del terreno politico dove si vuole collocarli e delle possibilità di irrigazione del substrato cognitivo, questo per effettuare una idonea distribuzione di idee di fondo e poter programmare una buona permeazione nel terreno.

La specie dei Garofani Rossi è adatta al clima sanguigno mediterraneo, gradisce infatti elevata luminosità di orizzonti e sopporta bene bassi livelli di umiltà relativa; le temperature ottimali sono di 10-12°C di giorno e 25-30°C di notte dove normalmente si accendono i processi produttivi.

Pur prediligendo terreni sciolti tipici dei Garofani Rossi, si adatta bene anche a terreni più strutturati purchè venga assicurato un buon filtraggio di idee ed una buona dotazione di sostanza economica.

Il ReOt  ottimale è compreso tra 1,2 e 3,4 milioni di voti; valori di ReOt troppo bassi (sotto lo 0,7) aumentano la pericolosità della tenuta dei leganti di supporto e della rete direttiva centrale.

Conducibilità conflittuali elevate comportano fibrillazioni che amplificano la radicalizzazione delle piante periferiche favorendo in questo modo l’insorgere di patologie a carico del colletto bianco e dell’apparato centrale.

L’uso di spargimento di “sostanze organiche” in agglomerati notturni nelle prime fasi favorisce un rapido attecchimento delle idee di crescita ed un loro equilibrato sviluppo iniziale anche se tendente a torsioni spaziali a volte inconcludenti.

La fumigazione negli agglomerati notturni è una pratica necessaria per la coltivazione del Garofano Rosso, anche se fortemente criticata e vietata dai moderni stili di coltivazione.

Le specifiche sostanze da usare per la fumigazione del Garofano Rosso, nel caso sono di tipo Lite fine; è importante utilizzare il prodotto giusto (Marbo o Murat o Came per i casi estremi) poi la rete stesa sui germogli darà i suoi frutti.

E' buona norma procedere alla messa a dimora delle piante il prima possibile, nelle ore più fresche della serata.

Per avere una densità media di 150 frutti a sezione/lorda vanno inserite sempre tre piante per sede di coltura lasciando liberi i virgulti periferici ma controllando la crescita rilasciando o serrando la rete centrale di coltura direzionale.

Raccomandiamo a tutti i coltivatori di Garofani Rossi di evitare di piantare troppo in profondità: ciò favorisce la riflessione mutevole della specie e la ricerca di nuovi spazi per emergere sicuramente incontrollabili e grandi probabilità di alimentare i Radicali liberi.

Nelle prime fasi dopo la semina, procedere a brevi e frequenti nebulizzazioni di storie e ideologie per favorire l’attecchimento della cultura di governo delle piantine.

La cimatura dei virgulti principali dei Garofani Rossi va effettuata mano a mano che si evidenziano i bocci preferendo interventi scalari e tenendo conto delle indicazioni varietali circa la produttività e la precocità delle rinascite.

Anche l’epoca di impianto influisce sulla cimatura: negli impianti giovanili precoci si può cimare sia in basso sia in alto, mentre negli impianti tardivi è preferibile cimare più in alto specie se il ReOt scende sotto al limite di 0,7.

Il rapporto nutritivo I:P:RiE consigliato è di 1:8, 1:10 nelle fasi iniziali, e di 1:20; 1:25 per la crescita vitale normale.

Sono consigliabili dosi non superiori a 1,2 discorsi per mille piante di fertilizzanti organici settimanali.

Per i più tardivi riporto la Tabella delle Equivalenze vegetali > politiche:

Processi produttivi notturni > riunioni
ReOt > Risultato Elettorale Ottimale
Frutti > Iscritti
Cimatura > taglio delle teste calde e degli irascibili troppo indipendenti
Rapporto Nutritivo I:P:RiE >  Ideali : Progetti : Risultati Elettorali  dove 1,8 /1,10 - 1,20/1,25 sono gli obiettivi di voti per ciascun iscritto


LA GOLIARDIA AL POTERE - RIDERE AIUTA NEI MOMENTI IMPORTANTI